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ORIGINI DELLA PASQUA: DAL PAGANESIMO AD OGGI

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Origini della Pasqua

 

Origini della Pasqua dal paganesimo ad oggi Origini della pasqua

E’ trascorso del tempo da quando madre natura è caduta nel dolce sonno di una quasi morte apparente, eccola risvegliarsi ai primi tiepidi raggi di un timido sole che da qui a breve diverrà un leone…ma è ancora giovane per ruggire!
Adesso è l’ora del buongiorno, dei dolci risvegli silenziosi e impazienti. E’ stagione di colori tenui, di primizie profumate, di piccole gemme color pistacchio che punteggiano i viali alberati.

 

Finalmente il gelsomino prepotente invade l’aria del mattino. I passeri canterini sui rami osservano gli scoiattoli giocolieri saltellare sui rami a caccia di ghiande.
E’ tempo di teneri fili d’erba che crescono silenziosi al tepore di miti raggi di sole che sciolgono il gelo.
Così il vecchio inquilino inverno, si allontana rassegnato verso un altrove lontano, dal quale tornerà, severo e austero, tra circa nove lune. Ma ora non è più il suo tempo!

 

Questo  è il momento del risveglio a un nuovo giorno che sa di caramello e fiori di pesco, è l’epoca delle apine che laboriose svolazzano di fiore in frutto, aiutando il creato  a crescere rigoglioso.
E’ giunta l’ora  delle corse in bicicletta, delle risate e dei gridolini dei bimbi al parco. E’ tempo di raggianti sorrisi e caldi abbracci, questa è l’epoca dei cieli stellati da guardare e sognare, di teneri baci sotto la luna.
E’ la stagione dell’amore in cui l’anima si risveglia al dolce canto della natura…”svegliatevi bambine è Primavera!”

 

E’ proprio l’arrivo della Primavera che accompagna la Pasqua, festività commemorativa della morte e Resurrezione di Gesù Cristo.
Ricorrenza di carattere religioso decisamente tutta da scoprire… Sapevate che i Cattolici, gli Ebrei e gli Ortodossi non sono i soli a festeggiare la Pasqua?
E le sue origini potrebbero stupirvi al punto da trovarle perfino incredibili, sprigionano note di fondo dal gusto decisamente ancestrale!
Venite con me, vi svelo un segreto…

 

Perché si festeggia la Pasqua

 

origini della Pasqua Perchè si feteggia la Pasqua

 

La Pasqua è una festività religiosa molto importante che viene celebrata dalla religione Cristiana e non solo. Esiste infatti la Pasqua Ebraica, Ortodossa, Musulmana e Amena.  Questa ricorrenza vede la sua massima espressione iconica attraverso il cibo con antichissimi usi e costumi gastronomici evocativi delle tappe di questo lungo percorso liturgico. La Pasqua di simboli e tradizioni a tavola è l’espressione di tutti i credo religiosi  che osservano questa ricorrenza, ognuno con i propri precetti usi e costumi. Andiamo con ordine!

 

Nella religione Cristiana si commemora la Resurrezione di Gesù, figlio di Dio, morto sulla Croce per salvare l’umanità dal peccato.
Gesù risorge dopo 3 giorni, dopo un lungo calvario che lo ha portato alla croce.
Il concetto di espiazione e sacrificio è ciò che converge nel significato intrinseco della Pasqua di ogni credo che la celebra: la Rinascita dopo la morte intesa anche come viaggio o trasformazione che avviene attraverso un unico atto di fede in Dio

 

La Pasqua Ebraica, Pesah che significa passare oltre.
Si festeggia la liberazione dalla schiavitù in Egitto del popolo ebraico che attraversò il Mar Rosso guidato da Mosè, che condusse il suo popolo alla Terra Promessa.
Bellissimo il concetto del sacrificio nel lungo viaggio della vita, lasciandosi alle spalle tutto ciò che si conosce per incamminarsi verso l’ignoto con la certezza nel cuore che si stia andando verso un nuovo giorno migliore…passare oltre!
L’idea di rinascita si esprime proprio nel lasciar andare e non attraverso la morte del figlio di Dio, infatti il Messia, secondo la religione ebraica non è ancora giunto.

 

Anche la Chiesa Ortodossa come quella Cattolica, con la ricorrenza della Pasqua celebra la Resurrezione di Gesù Cristo. Questo giorno rappresenta speranza e salvezza, è la vittoria della vita sulla morte attraverso il sacrificio più alto e nobile del dono per il bene del prossimo. é la luce che vince le tenebre.
La Pasqua un giorno di speranza e salvezza.
Le due ricorrenze hanno piccole differenze, per esempio la Domenica delle Palme dagli ortodossi viene chiamata la Domenica dei Salici e spesso la data di Pasqua non coincide nei rispettivi calendari. La Pasqua Ortodossa viene festeggiata la prima luna dall’equinozio di primavera.

 

Per la Chiesa Armena è la festività più importante, ancor più del Natale.
Il termine Zatik è la parola armena che significa Pasqua, la grande festa!
La nascita di Gesù è sicuramente un evento importante, ma la Risurrezione del Cristo dopo il suo sacrificio che ha portato alla salvezza tutta l’umanità ha un significato ancora più profondo.
Legato alla rinascita che passa sempre per un grande sacrificio.

 

Nel giorno di Pasqua c’è un saluto speciale che gli armeni si rivolgono l’un l’altro “Cristo è risorto!
e la risposta che viene data è “Benedetta è la Resurrezione“.
Questa è una festa di grande gioia per le famiglie armene che hanno la tradizione di colorare le uova e dipingerle con fiori colorati.
La vita di per se è colore e allegria, celebrare la Pasqua significa celebrare la vita stessa.

 

Anche la religione Islamica festeggia questa ricorrenza, però con un significato differente rispetto alla tradizione cattolica e alle atre religioni che la festeggiano.
La Pasqua Islamica, detta festa del sacrificio. Questa celebrazione ricorda il sacrificio del profeta Abramo, primo patriarca.
Dio mise alla prova la fedeltà di Abramo e gli  ordinò di sacrificare il figlio Isacco- Ismaele. Il patriarca obbedì,
ma proprio poco prima del gesto decisivo un Angelo scese dal cielo e bloccò la mano di Abramo e Isacco-Ismaele fu salvato.

 

Da qui nasce il rito della Grande festa che celebra questo importante evento come riconoscimento
della grande devozione di Abramo nei confronti di Dio e celebra la gioia della salvezza nella vita risparmiata del figlio Isacco.
Questa festività cade però in periodi completamenti differenti rispetto alla nostra Pasqua,
si celebra il 10 del mese dell’ultimo mese del calendario lunare. Dura tre o quattro giorni.

 

Quali sono le origini della Pasqua

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Questa festività ha origini molto antiche che potrebbero sorprenderti…
In un tempo molto lontano era una festa pagana, pare di origini germaniche, che celebrava  la primavera .
Ostara una delle otto festività pagane che scandiscono lo scorrere del tempo. Si celebrava tra il 20 e il 23 marzo
in occasione dell’Equinozio di Primavera, questo periodo di Ostrara era dedicato anche alla dea della fertilità Eostre e
dell’Est, il punto cardinale da cui il sole nasce ogni mattina.

 

Insomma, anche se i pareri degli storici sono spesso discordanti sulle origini pagane della Pasqua,
nulla di tutto ciò sembra più affine al principio di rinascita e resurrezione. In fondo cosa c’è di più vivo del sole che sorge ?
E che dire di un lungo inverno freddo e silenzioso, dove tutto sembra essersi paralizzato, dove la natura stessa si avvolge su se stessa in una morte apparente,
ecco che in un bel giorno di Equinozio  tutto risorge a nuova vita, proprio come Gesù.

 

Oppure come Il Popolo Ebraico che raggiunge la Terra Promessa dopo un lungo viaggio.
Quale Ispirazione, dunque, è più grande di Madre Natura?  Lei che risorge ogni giorno a nuova vita!

 

Perché la data di Pasqua cambia sempre

Questa festività ha la data mobile perché viene calcolata in base alle fasi lunari.
Sin dal remoto passato è stato deciso che la Pasqua cadesse sempre la domenica successiva alla prima luna piena
dopo l’Equinozio di primavera ossia dopo il 21 di marzo data ufficiale di inizio primavera.

La pasqua si calcola con le fasi lunari

La luna piena è un coefficiente  fondamentale di questa festività, poiché la morte di Gesù Cristo avvenne dopo
la Pasqua Ebraica che si celebra in concomitanza del primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera.

Perché la Pasqua si festeggia sempre di domenica

La preferenza di questo giorno della settimana dipende da ciò che dicono i vangeli, nei quali si legge che il sepolcro
fu scoperto vuoto nel giorno successivo al sabato, ossia di domenica.

 

Quando si dice che la Pasqua è bassa o alta

Si dice Bassa quando cade tra il 22 marzo e il 2 aprile,  Alta se cade tra il 14 e il 25 aprile.
La Pasqua è media se cade tra il 3 e il 13 aprile.

 

Pasqua- Epifania nello stesso giorno

Perché il giorno  dell’ Epifania si augura buona Pasqua ?

Questa usanza è riconducibile alla religione Cristiana che considera l’arrivo dei Re Magi ,il 6 gennaio appunto, la Pasqua- Epifania
come preannuncio della Pasqua. L’Epifania rappresenta la manifestazione del figlio di Dio agli uomini 
Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, questi sono i nomi dei Re magi, rappresentano l’anello di congiunzione tra la fine e l’inizio
di un ciclo di manifestazione, come la Nascita di Gesù e la sua Crocifissione.

 

Infatti il significato di Epifania è apparizione o rivelazione, non dimentichiamo che i Re Magi sapevano già molte cose,
ancora ignote al mondo, riguardo al piccolo Gesù e i doni che gli  portarono non furono scelti a caso.
Ad esempio la Mirra, è un unguento che anticamente si usava per imbalsamare i defunti.

 

Questo è il motivo per cui il giorno del 6 gennaio ci si augura Buona Pasqua e perché nelle case campane,
accanto ai dolci della tradizione natalizia si  gusta anche la pastiera dolce tipico della Pasqua
nella cultura gastronomica Partenopea.
Non ci resta che dare fiato ai fornelli e iniziare a impiastricciarci le mani. Pronti: pentole e pentolini…Viaaa!

 

 

Pasqua messaggio di speranza

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Questa festività esprime quindi un concetto universale di speranza e pace, che ci abbraccia tutti indistintamente,
in quanto siamo tutti soggetti ai ritmi della natura . E’ il naturale susseguirsi degli eventi.
La Pasqua ci invita ad una riflessione sul senso della vita che ci da una possibilità di riscatto
anche quando tutto sembra essere perduto e immobile, proprio come l’inverno gelido.

 

Quando la fine sembra essere giunta e siamo con le spalle al muro ecco che tutto cambia, come la primavera che sboccia
cosi anche noi possiamo rinascere a nuova vita , se riconosciamo i riti di passaggio che la vita ci impone.
La  natura ci insegna a lasciar andare e rinnovarci per poi rinascere a nuova vita.

 

Ci rammenta che la vita e la morte sono complementari attraverso il ripetersi delle stagioni
il rincorrersi del giorno e la notte e ciò che giunge non dura che il tempo del suo tempo.
La Pasqua è il messaggio di speranza nel domani che verrà.
Ma non finisce qui…il giorno seguente la Pasqua si festeggia Pasquetta!

 

 

Auguro a tutti voi a qualunque credo apparteniate una meravigliosa festa di Rinascita.

Buona Pasqua e Buon gusto a tutti !

 

 

 

 

 

 

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