CARNEVALE LA FESTA PIU COLORATA DEL MONDO
Il Carnevale è la festa più colorata, divertente e pazza del mondo. E’ un evento che ricorre annualmente, una festa strettamente correlata al Cristianesimo e al Cattolicesimo, infatti precede il periodo della Quaresima dopo il quale giunge la S.Pasqua.
In realtà la sua storia ha origini ben più remote e antiche, antecedente alla nascita di Cristo quando il paganesimo era il credo del mondo.
ORIGINI DEL CARNEVALE
Il Carnevale è una festa dalle radici antiche che risale all’epoca romana, quando venivano celebrate le feste dei Saturnali in onore di Saturno. Tuttavia, il Carnevale come lo conosciamo oggi ha radici ancor più profonde che affondano nelle tradizioni pagane e religiose. Durante il Medioevo, il Carnevale divenne una festa popolare celebrata in tutta Europa, caratterizzata da maschere, festeggiamenti e cibi abbondanti.
Le origini del Carnevale possono essere fatte risalire alle festività romane, in particolare ai Saturnali, che erano celebrazioni dedicate al dio Saturno. Durante questi festeggiamenti, che si svolgevano a dicembre, si onorava l’inversione temporanea dell’ordine sociale, con schiavi che diventavano padroni per un breve periodo.
Nel corso del Medioevo, le feste carnevalesche si diffusero in tutta Europa. Queste celebrazioni erano caratterizzate da maschere, giochi, danze e abbondanza di cibo. Le persone partecipavano a festeggiamenti sfrenati prima dell’inizio della Quaresima, il periodo di digiuno e penitenza che precedeva la Pasqua.
ORIGINI DEL TERMINE “Carnevale”
Il termine “Carnevale” deriva dal latino “carnem levare,” che significa “togliere la carne.” Questo riflette il legame storico tra il Carnevale e la Quaresima, un periodo di digiuno e astinenza dalla carne che segue immediatamente la festa.
Il termine “Carnevale” ha origini latine e deriva dalla combinazione di due parole: “carne” e “vale”. La parola “carne” in latino significa carne, mentre “vale” può essere tradotto come addio o arrivederci. Quindi, in un certo senso, “Carnevale” può essere interpretato come un saluto alla carne o un addio alla carne.
Il nome riflette il periodo che precede la Quaresima, durante il quale è tradizione astenersi dal consumo di carne e altri piaceri culinari. Il Carnevale, quindi, rappresenta l’ultima occasione per godere di cibi ricchi, festeggiamenti sfrenati e divertimenti prima dell’inizio del periodo di penitenza quaresimale.
L’uso del termine “Carnevale” risale al Medioevo e si è evoluto nel tempo, assumendo varie forme nelle diverse lingue europee. In molte culture, il Carnevale è conosciuto con nomi diversi, ma il concetto di festeggiamenti e allegria prima della Quaresima è una costante in molte tradizioni.
PERCHE’ SI FESTEGGIA IL CARNEVALE PRIMA DELLA QUARESIMA?
Il Carnevale precede la Quaresima per preparare le persone spiritualmente ed emotivamente al periodo di astinenza e riflessione che segue. La festa permette di indulgere in eccessi e gioie prima di intraprendere un cammino di penitenza durante la Quaresima, rafforzando il contrasto tra l’abbondanza del Carnevale e la sobrietà quaresimale.
In conclusione, il Carnevale è una festa ricca di storia, tradizione e simbolismo. Le sue origini pagane, il significato del suo nome e la sua connessione con la Quaresima contribuiscono a renderlo un periodo unico e affascinante. Le delizie culinarie associate al Carnevale sono un modo gustoso per celebrare la vita e prepararsi al periodo di riflessione che segue.
CARNEVALE E CHIESA CATTOLICA
Con l’avvento del Cristianesimo, la Chiesa Cattolica cercò di integrare le feste pagane nel calendario liturgico. Il Carnevale divenne così una preparazione festosa prima della Quaresima, un periodo di penitenza che simbolizzava i 40 giorni che Gesù trascorse nel deserto combattendo e vincendo i demoni.
Rituale altamente simbolico di purificazione in cui le paure vengono vinte e superate e il premio è la rinascita rappresentata dalla S. pasqua che coincide con la primavera periodo di rinascita per eccellenza. Madre natura si risveglia e un nuovo ciclo di vita inizia, primizie e germogli dai colori tenui caratterizzano l’inizio di una nuova vita. la seconda chance che tutti attendiamo di avere ancora una volta e ancora, ogni anno.
CARNEVALE IN ITALIA E NEL MONDO
Il Carnevale è molto festeggiato sia in Italia che nel mondo, ogni uno dei quali ha caratteristiche e peculiarità differenti. Tra i più celebri e meravigliosi, primo fra tutti, a mio parere, è il suggestivo e spettacolare Carnevale di Venezia. Il Carnevale di Viareggio altrettanto spettacolaree suggestivo, ricorda il carnevale di Rio de Janeiro dove carri e maschere sfilano nella città.
CARNEVALE DI VENEZIA
Il Carnevale di Venezia è uno dei più celebri e affascinanti al mondo. Noto per le sue maschere elaborate, i costumi sontuosi e l’atmosfera magica che avvolge la città.
La storia del Carnevale di Venezia affonda le sue radici in un passato lontano, attraverso secoli di evoluzione e trasformazione.
Durante il Medioevo, il Carnevale a Venezia divenne una festa popolare diffusa, caratterizzata da maschere, balli, giochi e spettacoli di strada. La città divenne un luogo di incontro per persone di diverse classi sociali che si univano nei festeggiamenti.
Nel periodo del Rinascimento, con la Republica Serenissima, il Carnevale a Venezia raggiunse il suo apice in termini di sfarzo e magnificenza. La nobiltà veneziana organizzava sontuose feste e balli, mentre la città si riempiva di artisti, musicisti e visitatori da tutto il mondo
La maschera divenne un elemento centrale del Carnevale di Venezia durante questo periodo. Indossare una maschera consentiva alle persone di nascondere la propria identità sociale, permettendo a nobili e popolani di mescolarsi in modo più libero.
Oggi, il Carnevale di Venezia è uno degli eventi più famosi e attesi a livello mondiale. La città accoglie visitatori da ogni parte del globo per partecipare alle sfilate, ai balli mascherati, alle feste in maschera e agli eventi culturali che caratterizzano la celebrazione.
CARNEVALE DI VIAREGGIO
Il Carnevale di Viareggio ha origini che risalgono alla fine del XIX secolo. La prima sfilata ufficiale si tenne nel 1873, quando un gruppo di giovani viareggini decise di organizzare una festa in maschera per celebrare il martedì grasso. La manifestazione iniziale, sebbene modesta, sottolineava già la creatività e la passione della comunità locale per il Carnevale.
Con il passare degli anni, il Carnevale di Viareggio cresceva sia in termini di partecipazione che di dimensioni. Nel corso del XX secolo, il Carnevale divenne un evento su scala nazionale, attirando visitatori da tutta Italia. Nel 1921 fu introdotto il carro allegorico trainato da cavalli, dando inizio alla tradizione delle grandiose sfilate che lo caratterizzano.
Uno degli elementi distintivi del Carnevale di Viareggio sono i grandi carri allegorici. Questi enormi carri decorati con sculture di carta, ispirati a temi politici, sociali e culturaliche hanno trovato spazio nelll’anno appena trascorso.
Sfilano per le strade di Viareggio, ogni carro è una vera e propria opera d’arte, creata da abili artigiani locali.
CARNEVALE DI RIO DE JANEIRO
Il Carnevale di Rio de Janeiro è una delle celebrazioni più spettacolari e famose al mondo, ha alle spalle una storia ricca di tradizioni. La vitalità è l’energia che caratterizza questo evento di fama planetaria e affascina milioni di persone ogni anno.
ORIGINI E STORIA DEL CARNEVALE DI RIO
Le radici del Carnevale di Rio de Janeiro si rifanno alle tradizioni afro-brasiliane portate in Brasile dai colonizzatori portoghesi e dagli schiavi africani. Nel corso del tempo. Queste influenze culturali si fusero con usi e costumi locali e nel tempo divenne il carnevale più spettacolare del mondo.
Il Carnevale di Rio de Janeiro ha iniziato a prendere forma nel XIX secolo con feste di strada, balli e mascherate. Tuttavia, le prime sfilate di Carnevale, simili a quelle attuali, iniziarono a emergere nel XX secolo. Nel 1928, il primo carro allegorico fece la sua comparsa, segnando l’inizio delle grandiose parate che oggi caratterizzano questa straordinaria manifestazione.
IL SAMBA L’ANIMA DEL CARNEVALE DI RIO
Il cuore pulsante del Carnevale di Rio de Janeiro è il samba, genere musicale e di danza che incarna lo spirito festoso e la passione del Brasile.
Le scuole di samba, vere e proprie istituzioni culturali, competono nelle sfilate principali con elaborate coreografie, costumi sfarzosi e performance coinvolgenti.
Le scuole di samba sono il fulcro delle celebrazioni. Ogni scuola rappresenta una comunità specifica e partecipa alle sfilate con entusiasmo contagioso. Oltre alle sfilate, le scuole di samba organizzano feste, eventi e concorsi che coinvolgono la comunità durante tutto il periodo del Carnevale.
CARRI ALLEGORICI E FESTE
Anche in questa manifestazione carnevalesca, come a Viareggio, i carri allegorici giocano un ruolo importante che caratterizza la manifestazione. Sono vere eproprie opere d’arte ambulanti, magnificamente decorati con figure giganti, dettagli intricati e temi spesso ispirati a questioni sociali e politiche. Ogni carro racconta una storia, contribuendo a rendere il Carnevale di Rio de Janeiro una forma d’arte dinamica e partecipativa.
Il Carnevale di Rio de Janeiro è diventato un’icona culturale globale, attirando visitatori da ogni parte del mondo. Le celebrazioni, oltre a mantenere le loro radici culturali profonde, hanno anche abbracciato influenze internazionali, creando un melting pot di espressioni artistiche e culturali durante questa festa straordinaria.
il Carnevale di Rio de Janeiro è molto più di un evento annuale; è una manifestazione vibrante di cultura, creatività e passione. Questa celebrazione unica continua a suscitare meraviglia e ispirazione, offrendo a chiunque partecipi un’esperienza indimenticabile di gioia, musica e colori.
Perché Si Mangiano Dolci a Carnevale?
Il Carnevale è una ricorrenza festosa e colorata che porta con sé una tradizione culinaria unica, i dolci tipici del Carnevale come : Frittelle, Chiacchiere, Castagnole, Tortelli, Graffe, Raviole fritte. Questo e molto altro, arricchisce le merende dei bimbi in questo periodo dell’anno, con tantissime ricette secondo le differenti tradizioni regionali. Tutti questi dolci hanno una storia antica legata alla tradizione di consumare cibi molto gustosi e calorici prima del periodo del digiuno quaresimale. Questi dolci ricchi di zuccheri e grassi erano considerati un modo per fare scorta di energie prima dell’austerità della Quaresima.
CARNEVALE AMBROSIANO
Il termine Carnevale Ambrosiano si definisce tale poichè si riferisce al Rito Ambrosiano, la città che festeggia con questo il rito Ambrosiano è Milano.
Il nome rievova la figura di S Ambrogio, che fu Vescovo di Milano dal 374 al 397. Oggi Ne è il Santo protettore.
Il Rito Ambrosiano ebbe la sua massima espressione nel IX secolo con Papa Adriano I che riconobbe alla Chiesa Ambrosiana Il diritto di avere un p rito proprio. Contrastando così il volere dio Carlo Magno che pretendeva din unificare liturgicamente tutto il Sacro Romano Impero. Il suo intento era uniformare tutti i riti liturgici antecedenti ad esso sotto la cadenza liturgica dettata dall’Impero stesso. Da ciò ne deriva il nome di Rito Romano.
Questa celebrazione prevede l’allungamento dei festeggiamenti del carnevale che non si conclude con Martedì grasso ma prosegue sino al sabato successivo, detto Sabato Grasso che precede la prima domenica di Quaresima.
PERCHE’ CI SI TRAVESTE A CARNEVALE
I festeggiamenti del Carnevale risalirebbero ad epoca Romana, quando durante le festività dei “Saturnali”. Erano un lungo ciclo di festività dell’epoca Romana che venivano dedicate all’insediamento del dio Saturno al tempio e all’Età dell’oro. I festeggiamenti si svolgevano dal 17 al 23 dicembre.
Durante queste feste era usanza sovvertire l’ordine sociale di appartenenza, ed ecco che i padroni servivano banchetti ai loro servi. Da qui probabilmente nasce l’usanza del travestimento. Regnava il caos nei festeggiamenti, in questi banchetti di strada ci si spogliava dalle convenzioni sociali della rigida moralità dell’Impero Romano.
Tra il XII e il XVII secolo in Europa, il clero organizzava la “Festa dei folli” do degli innocenti. Festeggiamenti che si tenevano in maschera ogni anno dal 26 al 28 dicembre che prendevano origine dalle antiche feste dei saturnali originarie dell’Impero Romano. Anche qui l’ordine veniva sovvertito ma a livello eclesiastico.
PERCHE’ SI LANCIANO CORIANDOLI E STELLE FILANTI
Non è ben chiaro il motivo di questa usanza, coriandoli e stelle filanti sono da sempre immancabili a carnevale. L’allegria e la gioia che donano a grandi e piccini sono insostituibili. Non c’è carnevale senza!
L’usanza pare essere tutta Italiana, risalirebbe all’epoca rinascimentale quando venivanodurante i festeggiamenti del carnevale venivano lanciati semi di coriandolo (da cui il nome) ricoperti di zucchero. Nel tempo i semi di coriandolo furono sostituiti da palline in gesso colorato decisamente più allegre ed economiche. Solo alla fine dell’800 che un qualcuno pensò di sostituire il gesso con carta che altro non era che un prodotto di scarto della lavorazione dei bachi da seta.
Così dalla fine del secolo scorso che i ritagli di carta sostituiscono le palline di gesso ben più costose. In realtà l’usanza di lanciare piccoli oggetti in aria e ben più datata, risalirebbe al’antica Grecia con il lancio di foglie e petali di fiori per omaggiare atleti vittoriosi, eroi tornati dalle battaglie, sugli sposi durante gli sponsalied in fine per onorare il defunto durante il funerale.
Il motivo di questa pratica parrebbe voler rappresentare un gesto di partecipazione.
CONCLUDENDO
Il Carnevale rappresenta un affascinante capitolo di festa e tradizione che si snoda tra il fantastico e il folcloristico. E’ La gioia di grandi e piccini tra grida festose, colori e dolciumi.
Rappresenta la libertà e il coraggio di esprimere quello che portiamo inespresso in noi, la parte più vera, quella ludica, colorata e allegra che talvolta siamo costretti a sopprimere. Così un obbligo dopo l’altro la seppelliamo e speso ce ne dimentichiamo…
A questo serve il carnevale, ci ricorda e ci costringe a lasciarci andare a tutto ciò che non crediamo di meritare, l’allegria di quando eravamo bambini.
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